viola miller

Nell’epoca in cui tutto ciò che nasce entra nel web, Sdiario è in controtendenza (e non perché non ami il web, anzi è nato qui…). Con il reading “Dell’amore sono rimaste le maniglie” gli Sviaggiatori portano il sito Sdiario nel mondo. È un’opera collettiva, Sviaggiatori che leggono altri Sviaggiatori eleggi »

OROSCOPO D’AUTORE (GLI SVIAGGIATORI) Oroscopo d’Autore dedicato agli Sviaggiatori di oggi e di ieri, i cui brani e racconti potete trovare nelle rubriche di Sdiario. A coppie di due, con la supervisione del Capo, vi fanno gli auguri di Buone Feste. ARIETE: L’esperimento di ritrovarsi nudi all’alba, sotto un soleleggi »

RINASCITA La notte le scese sulla faccia. I riflessi opachi della luce, dai vetri si spostavano al passaggio delle auto. Le creavano delle righe parallele che ondeggiavano da un orecchio all’altro. I capelli legati. Tirati dietro troppo stretti. Per tirare, e tirare il facciale, per toglierle l’odio, per cancellarle leleggi »

LA PRIMA VOLTA Il viso era pietra. Le gambe immobili. Le ruote anche. La paura, la prima volta. La prima volta che non arrivava mai. E quando arrivò si fermò davanti alla porta. Suonò il campanello. Aveva un mazzo di fiori. Rose rosse. Discutibilmente banali per un primo appuntamento, maleggi »

RIFLESSE Camminammo per almeno due ore. I piedi dolevano. Quando giungemmo nella radura le tolsi la benda sugli occhi. Lei era giovane, intensa e triste. Le sue lacrime combinate con un acido basico diventavano sale. Le dissi di fidarsi della mia voce, prima, e poi dei miei occhi. Gemelli deileggi »

Il corpo allo specchio Si guardò allo specchio, Kristen. I capelli biondi le scendevano lungo i fianchi. I seni appuntiti erano piccoli nei su una pelle slavata. Kristen non sapeva nulla. Immaginava il futuro di donna libera. La madre la portava ogni giovedì al mercato. Tra le bancarelle tutti laleggi »

21 grammi sulla pelle [1] di Viola E. Miller Lo spettacolo terminò. Il Barone come suo solito si diresse verso i camerini dietro al palco. Si rimise il cappello e bussò alla porta della prima ballerina. «Mi sto cambiando.» «Sono io…» Lei riconobbe la voce, l’avrebbe riconosciuta tra mille. «Puoi entrare» Aprì.leggi »