sesso

Tesoro, scusa, sai dov’è finito il sesso? Non riesco a trovarlo. Dovrebbe essere nel ripostiglio, perché? Come, perché? A che ti serve, stamattina? Non dobbiamo uscire? Sì, e allora? Ne ho bisogno per definire un buon rapporto. Con me? No, cara, che c’entri tu? Un buon rapporto con me. Ah,leggi »

Allungo la mano con lentezza, le dita tra le cosce fasciate dalle autoreggenti nere, guardo verso la webcam con occhi languidi e sbatto due o tre volte le ciglia finte, labbra socchiuse e lingua che fa capolino. Senza occhiali non ci vedo bene ma capisco che la lucetta rossa èleggi »

Ragazzo a gettoni seduto sulla mensola proprio come un giocattolo ma lo accendo e prende vita gioia automatica è per questo che voglio un ragazzo a gettoni. Silenziosa, scivolo fuori dal letto: i piedi appoggiano sulla moquette rossa e non fanno rumore. Le lenzuola, bianche, odorano di ammorbidente alla lavandaleggi »

LA SALMA «Allora, ragazze, ditemi tutto: voglio che siate assolutamente, completamente, totalmente sincere. Che cosa ne pensate del mio Pierugoberto?» Caro Sdiario, secondo me nemmeno Adamo ed Eva erano così imbarazzati davanti al Sommo Giardiniere e alle sue domande sulla contabilità delle mele quanto noi lo eravamo ieri sera davantileggi »

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I REMEMBER NOTHING Eravamo estranei, siamo stati estranei troppo a lungo, troppo a lungo. Joy Division Sarà estate. Lungo la strada ci incroceremo, estranei. Il tuo sguardo resterà impigliato nel mio, così verde, pigro e insolente. Sarà quello il giorno e tu avvertirai una tensione vibrare alla base della gola.leggi »

Il racconto di oggi è stato ispirato dalle parole che Alessandra Sarchi (che ha da poco dato alle stampe “Sex & Disable People“, scritto a quattro mani insieme a Barbara Garlaschelli, pubblicato da Papero Editore e tradotto in un intenso spettacolo teatrale con la collaborazione di Luca Garlaschelli, Viviana Gabrini,leggi »

RINASCITA La notte le scese sulla faccia. I riflessi opachi della luce, dai vetri si spostavano al passaggio delle auto. Le creavano delle righe parallele che ondeggiavano da un orecchio all’altro. I capelli legati. Tirati dietro troppo stretti. Per tirare, e tirare il facciale, per toglierle l’odio, per cancellarle leleggi »