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Era diventata una stradina piena di curve che si inerpicava in mezzo a una boscaglia sempre più fitta, formata da smilzi alberi dalle chiome rosse e arancioni, spazzate da quelle incredibili folate divento invernale e perfettamente visibili nonostante i vapori di nebbia che si stavano addensando intorno alla vettura. C’eraleggi »

Noi gente col guscio lumachine tartarughe paguri bernardi difendiamo fragilità con scudi di cartone casette di paglia coperte tirate fin sopra la faccia proteggiamo il mondo dalle paure che conosciamo Le nostre guerre contro i mulini a vento le abbiamo perse tutte con grande gioia ©Anna Martinenghi©Viviana Gabrini podcastleggi »

Mi dispiace tanto, non l’ho fatto apposta, davvero. Ero ubriaco, chiaro. Era il mio compleanno, la giornata era quasi finita e non avevo festeggiato un cazzo. Ero lì da solo, a guardarmi intorno senza vedere e a cercare di non pensare. Ma l’occhiata di disprezzo di Linda che usciva sbattendoleggi »

Ciò che pretendo è di costruirmi attorno al silenzio Ogni parola meriti la fatica dello scultore le prove dell’orchestra il solco dell’aratro Voglio essere vuota piena di poco ©Anna Martinenghi©Viviana Gabrini (Podcast)leggi »

Arrivo a casa e anche se mi sforzo di mantenere il solito passo, i soliti atteggiamenti, la solita espressione, mi sento addosso sguardi ignoti e indagatori.Che qualcuno sappia? Che qualcuno abbia capito?Ho il fiato corto: per strada non sono riuscita a camminare con il solito passo svagato e contenuto maleggi »

Ti avevo promesso che ti avrei portata al mare, no? e glielo chiese con quel tono che sottintendeva: ed io le promesse le rispetto sempre altrimenti nemmeno le faccio, quel tono che non ammetteva repliche, quel tono da ho ragione e basta, quel tono che un po’ la indispettiva eleggi »

Alla fine erano riusciti a inserirla nella capsula, nonostante ella opponesse una resistenza al limite delle sue possibilità.Le avevano intimato di non muoversi, che se avesse urlato o respirato convulsamente, quella permanenza forzata sarebbe durata ancora di più. Lei smise di agitarsi e impose a sé stessa di fingersi svenuta,leggi »

A tutto cerco rimedio al caldo quando fa caldo al freddo quando torna luce per il buio riso per la pentola sciroppo per la tosse latte/miele/cognac se non c’è Provo a metterci una pezza cerco regali che sorprendano chiamo l’idraulico cambio le pile metto coperte tolgo coperte girando intorno alleggi »

Il 29 febbraio comunque la si pensi non è un giorno come tutti gli altri e il suo essere fausto o infausto è solo una questione di latitudine. A me piace guardare il lato bello e positivo della vita e il 29 febbraio lo associo a un disco che amoleggi »

La cosa era andata così: una sera il Gildo era tornato a casa dopo la riunione alla sezione del Partito Comunista e ci aveva riuniti tutti attorno al tavolo della cucina: me, sua mamma Elide, suo papà Adelmo, la zia Mafalda e anche la Rosa, la nostra figliola di appenaleggi »