scrittrice (Page 18)

Svegliarsi nell’appartamento per turisti, una di quelle mattine di inizio anno in cui il mondo sembra tutto nuovo, come dopo una nevicata, anche se di neve non c’era l’ombra. Fare colazione e vestirsi senza scambiare una parola, aspettare alla fermata imbacuccati e muti, poi sedere sull’autobus uno dietro l’altro, comeleggi »

«Sancho, vedi anche tu quel che vegg’io?» urlò il Don alla volta dello scudiero. Sancho sollevò lo sguardo da terra e scrutò l’orizzonte: una struttura piramidale si stagliava a qualche miglio di distanza. «Sì, Quijote, una piramide.» «Ma di che piramide vai cianciando, vile, quello ha da essere il castelloleggi »

(Tratto da una storia vera, senza segretaria) No, alla corrispondenza d’ora in poi penserò io. Tu non devi più toccare la tastiera. Ti avevo già avvisata quella volta che hai voluto stamparmi la dieta di Giannetta. Un giorno sì e uno no a pranzo un “frutto” e tu hai scambiatoleggi »

Di buio il busto scomodo. Le ombre gli rubano l’aria. Le sinfonie notturne sono balzi di torace in posizione eretta. Uno strappo di fiato nella notte. Mi è sembrato di averlo nel petto il cuore di mio padre. ©Francesca Rossetti, 2019 ©Foto di copertina di Leonardo Cassi, 2019leggi »

Vi racconterò una storia, ma vi avviso, essa parla di Eoni dimenticati, Antichi Dei, innominabili culti e un amore così grande da infrangere le barriere dello spazio e del tempo. Una storia per anime coraggiose. Molto tempo fa un giovane si smarrì nel deserto. Stava ormai per morire consumato daileggi »

Willy Middlebrook si definisce: “un bravo ragazzo dei sobborghi”, collocandosi da subito nella periferia di un mondo che farà fatica ad afferrare. Willy è un ragazzo scanzonato che ruba cartelli stradali col suo amico John, beve whisky rubato ai genitori e scherza volentieri con gli insegnanti. Finirà congedato con disonoreleggi »

SCRIVERE Scrivere può essere un atto di coraggio verso se stessi, soprattutto. Uso il dubitativo perché francamente non ho risposte in merito, perlomeno non le ho certe. Scrivere rappresenta anche tante altre cose e ciascuno che scrive ha la propria, valida sempre e comunque per sé. Insomma, comunque la sileggi »

Il primo giorno stava bene. Era tutto normale, come se non fosse accaduto niente. Anzi, si sentiva sicura di sé e in gran forma. Sua madre le chiese se si fosse misurata la febbre. «Non hai un bell’aspetto. Sembra che tu abbia appena ammazzato qualcuno.» Lei non disse niente, sileggi »