raffaele rutigliano (Page 2)

La nascita della collana Sdiario nelle Edizioni del Gattaccio  è un evento a cui tengo tantissimo. I direttori editoriali saremo io, Nicoletta Vallorani e Raffaele Rutigliano, ma gli Sviaggiatori tutti sono coinvolti nel progetto. Sdiario, nella mia testa e nella realtà, è sempre stato concepito come un progetto collettivo eleggi »

29 LUGLIO 2016 Oggi è l’ultimo prima delle ferie. È stato l’ultimo della pasta e ceci, che Giggino ha detto: «M’ raccumann che oggi sta la fine del mondo, ma aropp a past e cicer mi». Dopo la pasta e ceci, e vista Napoli, si può anche morire. Si dice cadràleggi »

Ho cominciato a scrivere su Facebook questi brevi dialoghi tra me e il Poli (#ilmioamatoconsorte) per gioco. Da subito sono stati amati da molti, e come spesso mi è capitato, sono partita da Facebook per sviluppare un progetto più ampio. In questo caso, il progetto è un pdf della Sdiario Edizioni cheleggi »

OK, SI STAMPI: SDIARIO VOL.I 2014/2016 Oggi è il 3 maggio, due giorni prima del famoso “cinque” manzoniano. Oggi vede la luce quello che consideriamo il nostro primogenito: Sdiario diventa di carta e brossura.  Questo è solo l’inizio, il primo di una lunga serie. Perché Sdiario ha raggiunto le 100.000 visite e abbiamoleggi »

L’OCCHIO C’è un occhio in camera mia. L’occhio mi osserva sempre, è apparso quando sono tornato da lavoro o forse stava già crescendo prima perché era tanto che non aprivo l’armadio perché nell’armadio c’erano le cose di mia moglie. È tanto anche che mia moglie non mi parla, è tantoleggi »

PRESENTE IMPERFETTO E FUTURO ANTERIORE «L’acqua non scende più» disse lei. Fu un sospiro. «Stanno arrivando». Lo pensarono entrambi. Tacquero. Toccava a loro. «Quanto tempo ci resta?». Rimaneva poco cibo, qualche pacco di minerale. Erano inchiodati in quell’appartamento da settimane, come le porte e le finestre. Luce e connessione andavanoleggi »

25 MARZO 2016 A Napoli solo Dio sa quanta pastiera devi ingurgitare per rimostranze di cortesia, ché se dici: “No, grazie!”, si offendono pure. E adda fà chesta crianza; adda tené chistu penziero. E ogni anno, puntualmente (per me il secondo a Napoli), ci si ritrova a girare per illeggi »

5 MARZO 2016 A Napoli il tempo lo detta il mare, i vapori, l’odore dei vicoli. E beato chi la vive per strada questa dolce visione della vita, anche solo di passaggio. Lele tutti i giorni si fa quattro chilometri all’andata e quattro al ritorno, per andare in ufficio. Glileggi »

LA STANZA Quando era freddissimo era davvero freddissimo invece poi delle volte diventava caldissimo, un caldo insopportabile, un calore per cui non era ancora stava inventata una parola adatta, era una parola che volava e bruciava, una parola rossa ma non rossa, rossa tipo quando riscaldi il metallo tantissimo eleggi »