maremoti

Fil-rouge

FIL-ROUGE   Da fuori arriva un brusio, come di sciame incollerito. Fra un poco si calmerà, lento, e ci smarriremo dentro a un buio equanime. Noi, con il cuore che pulsa rapido. Il respiro corto. L’adrenalina che fa tremare le mani, tese. La lingua che arriccia una silenziosa litania, incessante.leggi »

NODI NELLA RETE Chissà se ti capita mai di pensare a quella  cena all’Antico Mulino. Quella sera c’eravamo tutti; noi: gli s-conosciuti del web. Io la ricordo come se fosse ora. B., la mia migliore amica, mi ha appena lasciato sulla soglia del ristorante con un misto di apprensione eleggi »

Stelle chiuse in una mano

E il tuo viso che mi manca non mi fa paura Parigi (o cara) Roberto Vecchioni STELLE CHIUSE IN UNA MANO Perdonami: ho dimenticato il tuo nome. Il tempo scorre  e ogni giorno erode nuovi piccoli brandelli della vita che è stata. La mia memoria, un tempo il mio migliorleggi »

  FUORI LUOGO Ti ho conosciuta una sera, tantissimi anni fa. Il nostro primo incontro fu fugace, giusto il tempo di maturare un’impressione di fascino e languore. Fu seduzione al primo sguardo. Voglia di abbandonare la folla e seguirti, incantata. Stipulammo un tacito accordo: sarei tornata, un giorno. Da sola.leggi »

Ciclista che pedala su sfondo colorato e cerchi

SURPLACE C’era una volta un uomo che aveva tanti sogni. Il più grande era quello di essere felice: il progetto di una vita, un impegno monumentale. Attorno a quel sogno-icona gravitavano milioni di altri desideri, grandi e piccoli: per sognare bastano un paio di occhi chiusi stretti e un’immaginazione capaceleggi »

ANTICO IDIOMA Un giorno ritornerò e mi inchinerò al tuo cospetto, Antico amico. Nella luce del giorno che nasce, resterò seduta, in silenzio, Ti guarderò,  muta. Ci fisseremo, occhi negli occhi. Senza parole, ci racconteremo le nostre vite riannodando fili allentati dal tempo e dalla distanza. Ti racconterò del mioleggi »

NOBODY’S NOSTOS Questa storia è 1 …bastarda, nata per caso, una notte. Nata d’inverno, ondeggiando sui tacchi, calpestando il porfido della piazza, fetido di pioggia lucida. 2 [Questa storia è]…un cantiere. 3 …fine che si fa inizio, carne e legno. Carne, la mia, distesa sul legno di scena, nel centroleggi »

COME DENTRO UN FILM L’uomo seduto dall’altra parte dello scompartimento ha un volto anacronistico, da attore non protagonista di certi film in bianco e nero. In questo tardo pomeriggio di maggio, mentre fuori dal finestrino il cielo rovescia tutto il suo malcontento, io devo apparire piuttosto buffa perché lui  nonleggi »

PAROLE AL MURO Era marzo e il sole di metà mattina inondava la stanza, stanando le ombre e definendo i confini. Tornavo a casa nostra, dopo settimane di separazione, carica di quell’ottimismo ottuso tipico di chi non vuole arrendersi alla più smaccata delle evidenze. Tu eri girato di spalle, chiusoleggi »

FOTOGRAFIE Delle cose tue  che mi hai lasciato, la prima che ho perso è il suono della tua voce. Mi restano le fotografie. La mia preferita è quella in cui assomigli al Che, la bella bocca in primo piano e l’accenno di barba scura. Il giorno del tuo matrimonio erileggi »