mare

Ti avevo promesso che ti avrei portata al mare, no? e glielo chiese con quel tono che sottintendeva: ed io le promesse le rispetto sempre altrimenti nemmeno le faccio, quel tono che non ammetteva repliche, quel tono da ho ragione e basta, quel tono che un po’ la indispettiva eleggi »

«Adesso prova a dimenticarmi, coraggio, provaci se sai» . E io no che non so. E finisco spaccata in due, straziata e disfatta. Fuori luogo, sconveniente, selvatica, al mare della mia Terra torno come una cianfrusaglia, come l’allieva dell’ultimo banco. Labile come un racconto. Fragile come un anello di vetroleggi »

Ettore guardò scorrere l’acqua sotto di sé. Era limpida. L’ultima volta che aveva visto il Naviglio Grande limpido così erano forse gli anni Cinquanta e lui era un ragazzino e ci faceva il bagno con gli amici.  Quasi tutti avevano visto il mare tranne lui e quando lo avevo vistoleggi »

«Raccontami una storia. Stasera ne ho bisogno.» «Si ha sempre bisogno di una storia. O almeno dell’inizio.» «A quelli che hanno fantasia basta l’inizio. Io non sono brava a creare. Lo sai. Comincio tante cose che poi lascio in sospeso, ma le storie… quelle le ascolto. Sono brava ad ascoltare.leggi »

Pensieri sparsi di Elena Mearini su La cerimonia del nuoto di Valentina Fortichiari     Prodigio Nei racconti radunati in questa antologia, Valentina riesce a compiere un prodigio: riesce a farci nuotare fuori dall’acqua. Leggere le sue storie di pesci e creature e avventure acquatiche è un’immersione concreta nel mare.leggi »

DOVE SONO LE TUE TEMPESTE È qui che mi porti, in quest’azzurro che sfida la sera incombente. Mi porti tra le ore blu e le onde stanche, il sole che si spegne dietro un velo di nuvole sfiancate dalla corrente, oltre le spalle dove non guardo. Perché non è alleggi »

paesaggio vuoto

Lena si è alzata da terra spolverandosi i jeans. Ha lasciato scivolare il suo pollice sul palmare con un gesto secco. Pronto, ha detto un paio di volte a qualcuno prima di sollevarsi da questa riva e spostarsi verso la strada. Non prende, in questo posto nel culo del mondo!ha urlato, piùleggi »

Sull’altra riva «Ho poco tempo», le ripete guardingo, le dita chiuse sulle sue intorno al bicchiere. Lei prova a fermargli gli occhi coi suoi, scuri e speziati. Ad attrarlo. «Vuoi? È una storia lunga. Comincia così» dice, ma sa che l’abisso della sua scollatura, e il vibrare continuo del cellulareleggi »