guerra

24.12.191227.12.1983 Natale scende dal treno trascinando con sé una sacca e un borsone. Si ferma sul marciapiede dell’unico binario e si asciuga la fronte dal sudore: è la metà di giugno, ma il sole picchia già mordendogli i pensieri.“Un passo dopo l’altro,” si dice muovendo le gambe, pesanti come montagne,leggi »

La bambina girò piano la testa. Il suo sguardo vagò lungo il marciapiede intasato dalle macerie, scivolò su una scarpa, si soffermò sull’ombra proiettata da un’insegna mezzo staccata, ritornò sull’uomo. E si fermò. Il cuore le sembrava un giocattolo caricato a molla che saltellava impazzito. Aveva freddo. Freddo nonostante illeggi »

DI CERTEZZE MANCANTI E DI INCONSAPEVOLI GUERRE In un mondo dominato dal caos, da sempre l’uomo cerca rassicurazione nelle piccole certezze concrete: il pranzo di Natale si concluderà con un numero spropositato di mandarini, la domenica mattina il vicino di casa trapanerà la parete contigua alla vostra camera da lettoleggi »

Prossima fermata, Kobane, uscita lato destro Next stop, Kobani, right side exit Prima delle conclusioni vorrei raccontarvi un piccolo aneddoto che riguarda i bimbi di uno dei campi profughi che abbiamo visitato. I bambini sono la più grande risorsa dell’umanità. Questi bambini hanno perso la loro ingenuità, ma non laleggi »

Prossima fermata, Kobane, uscita lato destro Next stop, Kobani, right side exit La mattina successiva all’arrivo, ci svegliamo e ci troviamo dinanzi alla realtà. Primo passaggio mentale è la comprensione del perché e del percome siamo arrivati con le tenebre. Se fossimo arrivati di giorno, avremmo visto immediatamente lo skylineleggi »