Gaia De Luca

Carmen Covito è Eleonora Duse (Attrice)   Ah! le violette autunnali, come sono belle! che gentile pensiero, grazie — lei indovina i miei gusti molto meglio di tanti donatori di rose. Ma si accomodi, venga, non stia lì in anticamera con quell’aria confusa, altrimenti mi costringe a scusarmi di nuovoleggi »

Daniela Piegai è Artemisia Gentileschi (Pittrice) Ho cominciato come tutti i bambini, credo: giocando con la luce, sorridendo sdentata all’arancia sospesa che tramontava nel cielo della sera, all’albicocca dalle guance rosa che spuntava al mattino. Pare che mi trovassero sveglia, ogni volta, con gli occhi spalancati che seguivano il raggioleggi »

Qualche tempo fa l’Associazione Culturale Tessere Trame aveva avviato una collaborazione con la casa editrice Editpress di Umberto Coscarelli. TT curava una collana dal titolo ControCanto, dentro la quale sono stati pubblicati alcuni libri molto belli (tra i quali La scomparsa delle madri di Gilda Pozzati e Sole a Teheranleggi »

10 SECONDI Li vedo che si abbracciano. Li vedo stretti l’uno nelle braccia dell’altra. Posso immaginarmi il suo odore. Lo conosco bene. Ha un odore buono lei, di borotalco, di candore. Anche se è tutt’altro che candida, se no non sarebbe lì tra le braccia di quello. Quanto tempo leleggi »

  NON E’ NULLA Lo so che non puoi vedermi. Lo so. Ascolto il mondo da qua dietro che annega dentro colori che non posso neanche immaginare. Lo so che non puoi vedermi, ma se può consolarti nemmeno io vedo te. E non ti vedrò mai, potrò solo ascoltare illeggi »

A CLAUDIO E’ così che mi piace pensarti mentre bevi un bicchiere di birra e sorridi Volgi uno sguardo attorno agli amici e sai che li devi lasciare, eppure sorridi. Dagli specchi della stanza si riflette una finestra e forse tu la guardavi nei giorni che si trasformavano nel tuoleggi »

  QUESTA CASA NON E’ UN ALBERGO Questa casa non è un albergo. Quante volte me lo hai ripetuto, mamma. E non è che non ti ascoltassi è che era solo uno dei tanti rimproveri scherzosi che mi lanciavi dietro prima che uscissi da casa per andare con gli amici.leggi »

  L’Ernesto e lo yoga   «E’ come vivere in galera, guarda. No peggio, in un campo di concentramento.» La voce dell’Ernesto riusciva a penetrare le pareti della stanza. Gilda stava mescolando la carne per  il sugo ché quel giorno, come tutte le domeniche, sarebbero arrivati sua sorella Ada, illeggi »

La mia città Meglio sfogliare fotografie che guardare fuori ciò che resta. La mia città. La mia città una volta aveva le donne che quando arrivava maggio, il mese della Madonna, mettevano le sedie fuori dalle porte, in strada, e cominciavano a chiacchierare il pomeriggio presto e finivano quando ileggi »

L’amore Che bello guardarti mentre stai correndo verso casa, verso di me. Ogni volta che ci penso mi pare impossibile che tu sia nella mia vita, che le tue mani mi possano toccare, gli occhi vedere, la bocca parlarmi. Anche se il vetro è sporco di una pioggia vecchia cheleggi »