Elena Mearini

Si accade sempre, Prima o poi, Basta mettersi in fila E attendere il proprio turno E’ un tempo di lunghe file, questo. Supermercati, ospedali, farmacie, ogni ingresso include l’attesa in coda, con gli occhi rivolti alla schiena dell’altro che ci sta davanti. Lui che entrerà prima di noi, perché èleggi »

Ci sono poeti che sanno parlare alla nostra ombra, la loro parola sosta a metà strada tra il corpo e il suo fantasma e lì resta, prossima sia alla vita che alla morte.Paul Celan era tra questi, un poeta capace di entrare nell’assoluto con la stessa naturalezza con cui noileggi »

Ci vorrebbe un segnavita, per ricordarci a che punto siamo con la storia del respiro Una striscia di cartone infilata tra le pagine di un libro. Potrebbe esserci finita per caso, forse non è altro che il pezzo di qualcosa caduto in qualcos’altro, un incastro della sorte, potrebbe. Invece no,leggi »

Pensieri sparsi di Elena Mearini su La cerimonia del nuoto di Valentina Fortichiari     Prodigio Nei racconti radunati in questa antologia, Valentina riesce a compiere un prodigio: riesce a farci nuotare fuori dall’acqua. Leggere le sue storie di pesci e creature e avventure acquatiche è un’immersione concreta nel mare.leggi »

MANO Commuove, il vuoto della mano davanti all’intoccabile della bellezza Quante volte la nostra mano ha bisogno di reggere un’emozione che abbia peso, misura, forma di cosa reale, una bellezza da potere descrivere con il palmo e le dita. E distinguere, stringendo il pugno, uno stupore levigato da un altroleggi »

“QUANDO SI NASCE DI VENERDÌ, MA CON I PIEDI NEL SABATO, COME ME,SE SI È ALLEGRI DENTRO SI È TRISTI FUORI.” Questa frase è tratta da Miguilim, romanzo dello scrittore brasiliano Joao Guimaraes Rosa. C’è chi si ritrova con un destino che esclude il centro, ogni passo rasenta il mezzoleggi »