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ARIA «Che c’è? Ha qualcosa da ridire?» gli dicesti guardandolo dritto negli occhi. L’uomo abbronzato, col colletto della Polo all’insù e millemila braccialetti d’oro, storse la bocca, biascicò un “che schifo” e poi chiamò il cameriere. Chiese un altro tavolo, sempre all’aperto, però magari un po’ più vicino al mareleggi »

 Antonella lo sapeva (o gli entusiastici slanci) Ci sono gesti che si fanno e basta. Come il salto del pulcino dal nido, quella storia del primo volo che è insieme un atto inconsulto di folle fiducia e di purissima speranza. Ecco, questo per me è seguire Antonella su questa spiaggialeggi »

 Nighthawks La goccia arrivò proprio mentre ero lì. Dentro Nighthawks di Edward Hopper. Si infilò tra il collo e il colletto della mia giacca, riportandomi sul bordo in travertino del binario 3, stazione di Bologna. Dov’ero prima, nell’altro mondo, seduto da Phillies a bere il mio whisky solitario, non c’eraleggi »

  5Fist time is very important Ci siamo io, Gio’ e Massi. Abbiamo dodici anni e siamo amici per la pelle. Abbiamo fatto pure il patto di sangue, noi, ci siamo tagliati con una lametta sulla punta del pollice. Ecco, ci siamo noi tre e il giorno è quello giusto,leggi »

  Vorrei dedicare questo Corteggiamento a Serena Bertogliatti e al suo progetto, promosso insieme a Davide Schito, di narrativa in seconda persona singolare presente (SPSP) per cui è in allestimento una raccolta di racconti. Se volete partecipare, andate a scoprire di cosa si tratta su: spspfiction.wordpress.com – Avete tempo finoleggi »

Francesca Tu mi vuoi bene, Francy. Lo so. Non è stata colpa tua, quel giorno di luglio, in riva al mare. Mica potevi saperlo che nascosto in quella manciata di sabbia che così, per gioco, mi tirasti in faccia, vi fosse un minuscolo pezzettino di vetro. Mica potevi immaginare cheleggi »

Hatch cock (o del covare l’amore sul divano) Davvero, non credo sia stata colpa mia. Si può usare un plaid rosso il quattordici di agosto? E, poi, si può guardare un film dei Bellissimi di Rete 4 con tanto di Sean Connery giovane e bello e credere di farla franca?leggi »

INTERSECANDO PER UN SECONDO L’abbiamo detto un migliaio di volte, ma tu me lo ripeti di nuovo. Che non c’è bisogno di pianificare niente, che le mappe non servono, e i post-it sono buoni solo per le memorie a caso, per perderle e per ritrovarle dopo un po’, per sorridercileggi »

Due fratelli Quando Valerio rientrò a casa, sentì subito l’odore di quella sigaretta accesa e poi assaggiata per una, al massimo due boccate. Passò una mano sul volto, lasciando cadere a terra la borsa dei documenti. Era tornato. Suo fratello era tornato. Prima di percorrere l’ampio disimpegno rivestito di marmoleggi »

R. Mi avvicino e mi sorridi. Lo so che quello è il tuo pegno d’amore. L’angolo di bocca che si alza spinto dall’impercettibile lampo bianco in un mare di nero. Ti accarezzo la fronte e non trovo più le rughe di un tempo. Ormai è tutto sottile e fragile comeleggi »