21 grammi sulla pelle

PASSA IL TRENO Lena lo vide in treno. Era seduto di fronte, lato finestrino. Leggeva un libro. Non si capiva quale libro fosse per via di un foglio bianco che rivestiva la copertina. L’uomo aveva nella mano sinistra un righello che usava come guida per tracciare linee a matita perpendicolarileggi »

VIOLA Per Michael era ancora pomeriggio ma il buio colse la stanza. Le pareti alternavano riflessi da strada al rosso del mozzicone che si spegneva. Era l’ultimo a trasudare dalle labbra di Michael. Le sigarette le fumava come se baciasse Viola, mordendole il labbro superiore e pungendosi la lingua conleggi »

ACQUA “Mi sorprende ciò che guardi, con quali occhi. Tutto in quei gesti smodati che il cuore scalpita prima di diventare invenzione di una vita perfetta, in un momento perfetto.” Pierre guardò Sophie. Il momento perfetto: l’istante in cui lui era lì, e lei piegata a bagnarsi le caviglie nellaleggi »

RIFLESSE Camminammo per almeno due ore. I piedi dolevano. Quando giungemmo nella radura le tolsi la benda sugli occhi. Lei era giovane, intensa e triste. Le sue lacrime combinate con un acido basico diventavano sale. Le dissi di fidarsi della mia voce, prima, e poi dei miei occhi. Gemelli deileggi »

Il corpo allo specchio Si guardò allo specchio, Kristen. I capelli biondi le scendevano lungo i fianchi. I seni appuntiti erano piccoli nei su una pelle slavata. Kristen non sapeva nulla. Immaginava il futuro di donna libera. La madre la portava ogni giovedì al mercato. Tra le bancarelle tutti laleggi »

21 grammi sulla pelle [1] di Viola E. Miller Lo spettacolo terminò. Il Barone come suo solito si diresse verso i camerini dietro al palco. Si rimise il cappello e bussò alla porta della prima ballerina. «Mi sto cambiando.» «Sono io…» Lei riconobbe la voce, l’avrebbe riconosciuta tra mille. «Puoi entrare» Aprì.leggi »