Ma dove vado se parto? [3] di Anna Bertini

CAMERA IPERBOLICA

– Ciao, scusa se ti messaggio così presto… dimmi quando posso chiamarti…
– Ora no, sto per entrare nella Camera Iperbolica.
– Cosa? Ma cos’è, come mai?
– No iperbolica, iperbarica.
– Ma che è?
– Una specie di sottomarino.
– Perché vai in un sottomarino? È un esperimento letterario?
– Ma va, serve per l’ossigenoterapia.
– E perché ne hai bisogno?
– Ho una nevrosi.
– Scusa non capisco… in un sottomarino contro la nevrosi? Ti isoli dal mondo? Lo passa il consultorio psichiatrico?
– Ho una NECROSI, no una nevrosi. Anche se sto t9 mi sta facendo venire pure quella
– Mi viene il dubbio di averne bisogno pure io… della Camera Iperbolica.
– Iperbarica
– Dunque, riassumendo, è una specie di sottomarino dove c’è molto ossigeno e si trova un baricentro, di gravità permanente, contro nevrosi e necrosi….
– Solo necrosi, iperbarica perché la pressione è maggiore di quella atmosferica.
– Ma perché hai una necrosi?
– Post-operatorio minchia, mi si è morto un lembo di cicatrice.
– Ok, allora ti mandano a deprimerti in un sottomarino ma con l’ossigeno.
– Più o meno.
– E a che pro?
– Rigenerazione cellulare.
– Ritorni allo stadio di blastula, ti riproduci da zero, un embrione…
– Anche meno! Sesta duplicazione, un mucchietto di cellule…  uff, devo entrare.
– Ma ci stai sola?
– No, con  persone.
– E loro cos’hanno?
– Due dita in necrosi dopo averle schiacciate in una pressa, osteoporosi  precoce del calcagno, problemi del timpano con calo dell’udito, trapianto con inizio di rigetto,  ulcere varie ed eventuali a organi esterni e interni, e poi altre necrosi, anca per esempio…
– Che dire, ma fa bene a tutto questa  terapia? Quante insospettabili sofferenze…
– Già, c’è tutto un mondo di dolore che ignoriamo, per nostra fortuna. Se ti viene in mente di lamentarti della tua necrosi, quando sei stato lì te la riporti a casa quasi contento… Mi chiamano, vado…
– Buon sottomarino, ti telefono dopo… mandami una foto, eh, di questa camera iperbolica.
– Non si può portare niente nella camera iperbarica, tanto meno il telefono, c’è pericolo di incendio! Finalmente un luogo non fotografabile, documentabile, condivisibile… Fai fervere pure la tua immaginazione senza documenti per una volta. A dopo.

© Anna Bertini, 2017

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