Lib(e)ro chi legge [1] Le nostre anime di notte di kent Haruf recensito da Antonella Zanca


 
Non esiste la provincia americana e non esiste la provincia italiana. Esistono le storie delle persone: che siano uno spaccato sociale ed economico è dato marginale perché alla fine, è l’universalità dei sentimenti, a vincere.
Se sei nato in un paesino della bassa padana e intorno a te hai visto sempre e solo campi coltivati, la chiesa, l’oratorio, l’edicola e il tabaccaio, avrai certo incontrato un uomo che è rimasto vedovo e che tutte le mattine se ne va per la sua strada, alla stessa ora. E ci sarà di sicuro anche una vedova, che guarda caso abita proprio due case più in là.
Così succede a Holt, città così ben immaginata da Haruf che fotografa le vite degli altri, ma certo anche le vite di ognuno di noi.
Haruf, con Le nostre anime di notte, ci regala parole inanellate con precisione, scarne; i personaggi sono impegnati a sorvolare sopra le loro solitudini, quelle belle, malinconiche ma non disperate, e quelle più problematiche, quasi fuori dai limiti.
Non si trova ottimismo rumoroso e non c’è mai disperazione ma, in ogni pagina, esiste il respiro di chi ama la vita, pur guardando con chiarezza anche ai suoi problemi.
Presi per mano da una scrittura che cattura, impariamo ad amare sì i due personaggi principali, ma anche un bambino che cresce, un padre che non riesce a diventare adulto e una vecchia che è vecchia davvero e che riesce ancora a insegnarci qualcosa.
Alla fine è con dolore che chiudiamo sull’ultima pagina: il racconto della vita ci emoziona, e come lo racconta Haruf ci emoziona ancora di più.
©Antonella Zanca, 2017
NNEditore
Traduzione di Fabio Cremonesi
Numero Pagine : 176
Prezzo : 17 €
ISBN : 978-88-99253-50-9
In libreria da : 13-02-2017

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