Le antipatiche [24] di Anna Martinenghi

eyetarget

QUARANTA VOLUMI

«Signora, desidera qualche rivista da guardare, mentre la tinta prende?».

La giovane donna di soli cinquantadue anni, ricoperta da cappa argentata, spalmata di decolorante a quaranta volumi, a cavallo della rotellata poltrona in finto rettile, si volse verso la sprovveduta shampista e la disintegrò con un’occhiata laser, impendendo all’inutile forma di vita di raggiungere la maggiore età.

«Signora tua nonna» avrebbe voluto dire. Invece rispose solo: «Va bene, grazie» rimettendo a nanna il cecchino appostato sui suoi pensieri zen.

«Signora tua nonna» masticò ancora amaro, sfogliando le pagine patinate con una furia mal celata. La giovane signora “quelli” li chiama giornali da parrucchiere: riviste con più immagini che parole – come i sussidiari delle elementari – odiosi quanto la shampista di prima, ma più subdoli nell’acclarare la mancanza di fertilizzante sotto i capelli delle clienti del salone.

La giovane donna pensò a Pompei ed Ercolano, augurandosi di non trovarsi con rotellata poltrona sopra al cono di un antichissimo vulcano, deciso a esplodere proprio quel giorno, per riconsegnarla agli archeologi del domani impiastricciata di ammoniaca, ossigeno e carta stagnola. Scacciò quella paura ricorrente quanto la ricrescita, ficcando di nuovo la sua attenzione nella rivista traboccante di una vipparuolissima umanità impegnata a farsi sorprendere nella vita di ogni giorno: al discount, sul red carpet o in fedifraga flagranza.

La velocità di sfogliatura subì una brusca frenata davanti al paginone centrale cubitalmente titolato: “Il mistero del pancino sospetto svelato in diretta. Il Pupone ha fatto tripletta”.

Il malumore della giovane donna aumentò:
shampista che la trattava da vecchia + pericolo di eruzione + giornalismo per trogloditi  e allergia agli eufemismi = bomba innescata.

Pancino sospetto? Solo le “belle di professione” hanno pancini sospetti, le   “normali” sono mongolfiere al terzo mese, hanno zampogne al posto delle caviglie e dopo aver scodellato il pupo e essersi ammazzate di zumba e insalate sconditeper anni, riconquistano al massimo pancette morbide come cuscini in memory foam.

Le belle pro, dopo quindici giorni, sfilano in costume da bagno per Victoria’s secret, Sua Altezza Reale Duchessa di Cambridge, a cinque ore dal parto – dopo essersi tagliata da sola il cordone ombelicale, facendosi la piega e mettendosi il mascara con la sinistra – saluta i giornalisti presentando al mondo la piccola Lady Charlotte.

«Vulcano, prendimi ora!» pensò la giovane donna che ancora doveva trattenere il fiato per infilare i pantaloni, dopo aver soffiato su diciannove torte del “suo” pupone.

Restava la piaga del nome. Sì, perché i figli di belle pro e di fighi interstellar mica si possono chiamare Mario o come i santi del calendario. Chissà come lo chiameranno? Un sobrio: Hogan-Dior-Mojito- PiergianCosmo o Clint Eastwood se fosse maschio e se fosse femmina perché non chiamarla: Gaverina – Enel – Beck’s -Schweppes  o Gentalyn Beta?

Un trillo richiamò tutti alla realtà.

«Può accomodarsi al lavatesta, Signora» ribadì l’inutile forma di vita.

«Come ti chiami?» interpellò la giovane donna «non ti ho mai vista prima ».

 «Mi chiamo Nelia, lavoro qui da poco» fu la risposta della sventurata.

«E’ un nome molto particolare» disse giovanilmente la donna.

«Lo odio Signora: è il nome di mia nonna, che si chiamava… Dionelia, ma appena avrò diciotto anni me lo farò cambiare in qualcosa di più moderno, tipo Skyler Eva. Non è un nome fantastico? La velina mora che c’era quando mia mamma era giovane, ha  appena chiamato così sua figlia».

La giovane donna ebbe un brivido.  Si trovava al cospetto della prima di molte Scailer italiane.

«È un vero peccato: Dionelia è un nome splendido, ma credo che tu stia usando l’abbreviazione sbagliata.  È l’unica occasione che ti è stata data, per farti chiamare Dio da qualche oca giuliva come te».

Ma questo complimento la giovane donna lo tenne per sé. Il cecchino era di nuovo sveglio.

© Anna Martinenghi, 2015

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3 commenti

  1. Incommensurabile……

  2. Dioooooo ! Che spettacolo ! Anna sei tornata tu al 100% miticaaaaa

  3. …A VOLTE HO PURE PERCENTUALI NEGATIVE…

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