Vai Girardengo

Sono nato fortunato, nonostante fosse venerdì 13. Mia madre ha sempre detto che non credeva alla superstizione, ma le mie tutine avevano un piccolo cornetto rosso ricamato in un angolo; perché fosse di buon auspicio mi ha messo un nome importante, ma io non ho mai avuto bisogno di questileggi »

Sono nata figlia insofferente di una madre votata ai maschi. Terza di dieci fratelli, ho sempre adorato mio padre. Il fatto di essere nata donna mi ha permesso di rapire il suo cuore e guadagnare un posto speciale, però mi ha vietato di accedere al lavoro in azienda, riservato aglileggi »

La macchina corre veloce verso la montagna. Lei allunga una mano e stringe la sua. La guarda: è grande, larga, calda, rassicurante. Le vene in rilievo formano un reticolo verde scuro che si intravede sotto pelle; ha sempre amato le sue mani. Le ha viste trasformarsi negli ultimi quarant’anni. Unleggi »

La piazza è illuminata dalla luce radente del crepuscolo che tinge di viola gli alberi e le case. L’aria è tiepida, quasi un assaggio di primavera che dà coraggio alle persone e le spinge fuori casa come le lumache dopo la pioggia. Spuntano i primi sandali, le minigonne svolazzanti, leleggi »

DELICATESSEN È mattina presto: il cielo è ancora scuro come se il sole non si volesse alzare in questa fredda mattina d’autunno; la nebbia sulla collina di fronte; i vetri bagnati dall’umido della notte; i lampioni accesi a rischiarare l’alba di chi va a lavorare. In casa tutti dormono, maleggi »

PARTITA Chiudo gli occhi mentre l’aereo decolla. Sento il chiacchierio degli altri passeggeri, il grido di stupore del bambino seduto dietro di me, il pianto spaventato di un neonato. Guardo fuori dal finestrino: la terra si allontana, ogni cosa diventa piccola, sempre più piccola. Il bosco prima così imponente èleggi »