Le antipatiche (Page 2)

REQUIEM Non mi vesto di nero. Mai. Non uso colori sgargianti negli abiti o sulle unghie. Non mi trucco: niente profumo, niente rossetto, niente colori sugli occhi. Fa meno male a chi mi incontra. L’ho imparato col tempo e con l’esperienza. Vorrei essere trasparente. Il mio lavoro: non si impara,leggi »

WANNABE «Secondo me David Bowie l’ha ucciso Carla Bruni quando ha cantato “Absolute Beginners”.» «Ecco perché Bob Dylan non si trova. Le è bastato miagolare “Blowin’ in the wind” su Instagram e ci siamo giocati il premio Nobel”.» «Guarda che ha chiamato: ha detto che non aveva parole.» «Snob Dylan.leggi »

CINQUE AL GIORNO Clemence cara, innanzitutto vorrei scusarmi con te per essere morto. Immagino che la cosa ti abbia contrariato parecchio, specie se la mia dipartita è occorsa di lunedì interrompendo la consueta partita di burraco con le amiche, o di martedì mentre sorvegliavi Magdalene nella pulizia dell’argento. Ti puoileggi »

A TUTTI I COSTI Era fatta. Il sogno di una vita – l’incubo di molti anni – era lì. L’aveva voluto così tanto. A tutti i costi. Li aveva pagati tutti. In anticipo. Contanti. Era stata la migliore. Aveva dovuto esserlo. Sempre. Anche se in molti non avevano capito. Elisabethleggi »

UN SACCO D’AMORE “Musetto” mi chiama. E in mille altri modi che smetto subito di ascoltare. Sa che non lo sopporto. Allora il muso glielo tengo davvero. Ma lei non capisce. Insiste con tutto quello zucchero e rincara la dose. Le moine dovrei farle io, mi pare. “Amore” mi chiama.leggi »

LA CERIMONIA DEL TÈ Quarant’anni li compi quando le tue amiche ti regalano un buono per l’estetista. E tu dall’estetista non ci sei mai stata. Neanche per sbaglio. Peli con la lametta. Cellulite amica. Le unghie me le mangio, grazie. «È ora che pensi un po’ a te stessa» recitavaleggi »

ACQUAMARINA La riconobbe subito. L’avrebbe riconosciuta anche all’inferno. Erano passati tanti anni, ma certe facce non si dimenticano.
La faccia di chi ha rubato l’amore della tua vita. Il tempo le aveva chiazzato la pelle, tolto il biondo dai capelli, svuotato le guance, ma gli occhi, gli occhi erano rimasti queileggi »

PIGIAMA A DUE VOCI (A) Fu subito chiaro la prima sera: lei baby-doll in raso rosso, io maglietta stinta Hard Rock Cafè Las Vegas. Baby-doll batte qualsiasi Hard Rock Cafè mille a zero. Raso rosso prende camera, maglietta stinta dorme su divano. È scritto sulle istruzioni, se ci guardate bene. Ioleggi »

VIENI A GIOCARE CON NOI? La ragazza col maglione rosso è arrivata dopo. Lei e le sue amiche si sono abbracciate con gridolini squillanti, lasciando baci a mezz’aria. «Spritz e patatine» ha ordinato la ragazza col maglione rosso, senza alzare gli occhi. Come le altre due. Potrebbero essere sorelle, oleggi »

18.42 Madame Morgana entrò nella cabina armadio del suo attico alle 14.47 di sabato 21 novembre e ne fuoriuscì alle 16.53. Perfetta. Aveva indugiato a lungo davanti alla sua collezione di parrucche, indecisa fra il caschetto blu di Prussia e una cascata botticelliana di riccioli color miele.  Optò per unleggi »