Corteggiamenti

Non è la meta che conta, ma il viaggio. Anche in amore. Sarà sempre vero che si stava meglio quando si stava peggio?

(Tratto da una storia vera, senza segretaria) No, alla corrispondenza d’ora in poi penserò io. Tu non devi più toccare la tastiera. Ti avevo già avvisata quella volta che hai voluto stamparmi la dieta di Giannetta. Un giorno sì e uno no a pranzo un “frutto” e tu hai scambiatoleggi »

SEMPRE «Allora Michela? Verrete a pranzo da noi, domenica?» «No, mamma. Domenica non possiamo. Vengono quegli amici di Roberto dal Veneto…» «Ah… li conosco?» «Lei abitava vicino al forno. È Alice, la figlia di Marcello…» «Sì, mi ricordo…» «Ogni anno prendono casa al mare, passiamo la giornata insieme, i bambinileggi »

FULL STOP «Allora è tutto fissato per mercoledì alle nove, nove e un quarto…» Raccolgo tutti i fogli nella cartellina azzurra. Tendo l’elastico e ho tantissima voglia di girarmelo intorno all’indice. Sono un punto fermo, un punto tondo, e al cuore dei tondi bisogna sempre mirare. Egregio tondino così precisoleggi »

COME TRA BAMBINE CHE CANTANO «Lascia stare quella bottiglia! Ti tagli!» La voce di mia nonna ancora la ricordo bene. Anche se lei è da un po’ che non c’è più. «Come faccio a tagliarmi, mica è rotta?» le rispondo. Ho solo sei anni. «La stringi troppo forte e poileggi »

  NOMEN OMEN Successe tutto per caso. Un giovedì mattina d’estate, davanti all’ospedale, motorino parcheggiato all’ombra di un cipresso, nonno annaspante in geriatria, lacrime agli occhi. Così Arturo aveva raggiunto la fontanella in ottone che sbucava dal muro prima dell’ingresso principale e, dal fresco getto perpetuo, trovato refrigerio per guanceleggi »

SHAPE OF MY HEART Sai come inizia tutto? Con una fine. Tipo quella in cui Mathilda si inginocchia sull’erba, ha ancora gli abiti sporchi di lacrimogeni e di sudore, e intorno al collo un nastrino nero, pare una gatta sfuggita a una ruota. Prende un pezzaccio di legno e inizialeggi »

MENTRE DORMI Mentre dormi, penso a Filù. La chiamò così mia madre. Era convinta che avesse gli stessi occhi di Sofia Loren in Matrimonio all’italiana. Come la Filumena del film, anche lei venne tolta dalla strada, portata altrove. Mia madre non la conosceva bene, la nostra gatta. Era con meleggi »

PROVIDENCE Per primi ho amato i tuoi genitori, mia cara. Perché chi battezza la propria figlia Providence non può esimersi dall’essere considerato strano, esotico nei modi e bizzarro nei pensieri. Approvai subito questo tuo sostrato familiare. La prima volta che incontrai il tuo passo, ricordo, ero uscito di casa conleggi »

SUPERMAMMA BARBIE (O DEL GIOCO DELLE PIGLIE) Suona il campanello. Scendo dal letto con un occhio chiuso e uno aperto, infilo i jeans sdruciti, schianto l’alluce su uno spigolo. Bestemmio. Mi passo una mano sulla faccia e corro verso la porta. Lui, quando mi vede, ride, perché gli piacciono tantissimoleggi »

SIGNORA D. Egregio Signor M., sono il nonno di C., il bambino ucciso da una sua pallottola il mese scorso. Ho seguito con interesse la vicenda che ha portato al suo arresto e, non mi vergogno a dirlo, speravo che si concludesse con la sua morte. Tuttavia, il tempo mileggi »