Novembre 2016 (Page 2)

Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene. (Virginia Woolf) HAMBURGER DI PATATE E SPINACI Sono in cucina e indosso un grembiule blu. Lavo le patate e gli spinaci. È mezzogiorno. Dell’ autunno ancora nessuna traccia. Il cielo è di un giallo antico, l’arialeggi »

SE CONSIDERI LE COLPE Emma arriva per ultima, la faccia nascosta da un’orchidea ondeggiante, e soffoca un grido perché nel gruppetto radunato davanti al cancello del cimitero c’è Gérard, il primo marito della signora, il francese con la gestualità da mimo morto nel 74; no, non è lui ma suoleggi »

NOTHING ELSE MATTERS «È morto Sveltì…» dice Ennio mentre asciuga un boccale vuoto. Mi guarda da sopra i baffi folti. Poi Marcello gli chiede un caffè e mi lascia stare. Scivolo con la mano sotto il bordo del tavolo tondo. Il rischio di trovarci una gomma attaccata è alto, eppureleggi »

STRADA E BAMBINI Mattina luminosa e fredda. Due uomini iniziano a infilarsi la tuta bianca, quella che vedi anche da lontano, sull’asfalto grigio. Uno dei due scuote la testa, fa un piccolo saltello laterale e abbandona il bianco. Si guarda, annuisce, e resta coi suoi pantaloni blu sformati e laleggi »

IL ROMANZO DEL MAGISTRATO Questa pubblicazione a puntate scioglie un destino. E’ il primo romanzo che ho scritto, il romanzo che chi mi conosce aspetta che sia pubblicato perché – pare – la trama piace. Il romanzo finora bloccato: qualcosa si mette sempre in mezzo. E’ ora che queste paroleleggi »

QUARANTENA Confinata in una foglia, osservo il mondo. La mia quarantena odora di te, che mandi respiri al vento. Certe volte mi prende la nostalgia di una forma definita, dai bordi ben disegnati, una forma che riconosco mia con certezza, mia senza equivoco, nata e cresciuta con me. Una formaleggi »

D’IO Dio mi parla ma non sempre Lo ascolto. Ho da lavorare, io, non posso sempre ascoltare tutti. Dio mi dice che vorrebbe avermi vicino, che bravo come sono Lo aiuterei. Perché io mi ricordo tutti i nomi. I nomi di chi è nato, di chi è morto, di chileggi »

HANGOVERIC È già tardi, dobbiamo uscire e lei come sempre non sa cosa mettersi. Si trucca, si pettina i lunghi capelli biondi e poi mi chiede se mi sembra che possa andare bene. Slip e reggiseno, tutti i vestiti sul letto, quell’espressione sul viso, buffa e gentile. Sospesa, come laleggi »