Marzo 2016 (Page 2)

5 MARZO 2016 A Napoli il tempo lo detta il mare, i vapori, l’odore dei vicoli. E beato chi la vive per strada questa dolce visione della vita, anche solo di passaggio. Lele tutti i giorni si fa quattro chilometri all’andata e quattro al ritorno, per andare in ufficio. Glileggi »

UN MATTO COLORATO Sale sul tram dalla porta dell’uscita, dove è ben visibile la scritta “Vietato salire”. Sale con un balzo, schivando veloce la gente che scende; saltella, prima sugli scalini e poi all’interno del tram, che percorre tutto, fino in fondo. È un orario tranquillo, le tre del pomeriggio,leggi »

SHAPE OF MY HEART Sai come inizia tutto? Con una fine. Tipo quella in cui Mathilda si inginocchia sull’erba, ha ancora gli abiti sporchi di lacrimogeni e di sudore, e intorno al collo un nastrino nero, pare una gatta sfuggita a una ruota. Prende un pezzaccio di legno e inizialeggi »

HOW TO BE A BUTTERFLY, FOR DUMMIES… C’è il mare dentro questo sogno. Un mare calmo. Non c’è vento. Ci sono corpi stesi al sole in questo sogno. Sono tutti vestiti questi corpi. Alcuni a braccia e gambe divaricate come cristi in croce, altri raggomitolati su se stessi, altri ripiegatileggi »

SENZA PRETESA Cinquecentotrenta. Le calorie sono fatte di numeri cosa credi, dice la dietologa on line, da qui prendi e da lì togli. Poi, se proprio vogliamo, nell’etichetta c’è pure scritto che ci stanno dentro vitamine a gogò. Aspetta però… ma no, non mi fregano mica. Sono conteggiate a porzioneleggi »

L’ULTIMA AD ANDARE Il Pilota rinvenne, piano. Ancora tramortito dall’urto,  pensava pensieri incoerenti. Sul quel pianeta l’aria era dolce e sottile. Il Pilota si pentì di non aver seguito con maggiore attenzione il corso di geografia interstellare: adesso avrebbe  dato un occhio bionico per saperne di più su quel stranoleggi »

L’INCIPIT Abitare se stessi… Roba da chiodi. Mi coabito da cinque decenni più un bel tot, e l’altra inquilina: la mia parte odiosa, quella che lancia strali e sparge yogurt sulla gente come fosse manna. Ho sempre saccheggiato volentieri, nelle frasi e nelle espressioni emerse,  quelli che sono stati ileggi »

IL ROMANZO DEL MAGISTRATO Questa pubblicazione a puntate scioglie un destino. E’ il primo romanzo che ho scritto, il romanzo che chi mi conosce aspetta che sia pubblicato perché – pare – la trama piace. Il romanzo finora bloccato: qualcosa si mette sempre in mezzo. E’ ora che queste paroleleggi »

LA STANZA Quando era freddissimo era davvero freddissimo invece poi delle volte diventava caldissimo, un caldo insopportabile, un calore per cui non era ancora stava inventata una parola adatta, era una parola che volava e bruciava, una parola rossa ma non rossa, rossa tipo quando riscaldi il metallo tantissimo eleggi »

L’ANGOLO OTTUSO Ti sei allontanato lungo la strada, hai svoltato l’angolo e sei sparito. Pensavo che ti avrei rivisto, che ci sarebbe stato il tempo di un saluto. E’ solo un angolo, ho pensato. E’ solo una strada. E ho tenuto il saluto per me. Ma non era solo l’angololeggi »