Febbraio 2015

Prossima fermata, Kobane, uscita lato destro Next stop, Kobani, right side exit La mattina successiva all’arrivo, ci svegliamo e ci troviamo dinanzi alla realtà. Primo passaggio mentale è la comprensione del perché e del percome siamo arrivati con le tenebre. Se fossimo arrivati di giorno, avremmo visto immediatamente lo skylineleggi »

L’assicuratore Caro diario, comincio a pensare che questa sovrabbondanza di coyotes nella mia vita altro non sia che una raffinata e micidiale vendetta dell’Altisimo: io non credo nella sua esistenza e lui si vendica facendomi incontrare il peggio che una donna possa immaginare. Oggi, a pranzo, ho incontrato l’Assicuratore (daleggi »

Oroscopo d’Autore (Jonathan Coe) Oroscopo tratto da “La casa del sonno” di J. Coe (Feltrinelli) ARIETE: Attualmente siete impegnati a far partire non meno di una dozzina di progetti diversi. Nulla può placare l’ondata di rabbia e di risentimento che vi sta montando dentro. Trovate focacce d’avena dure fino all’immangiabile.leggi »

21 grammi sulla pelle [1] di Viola E. Miller Lo spettacolo terminò. Il Barone come suo solito si diresse verso i camerini dietro al palco. Si rimise il cappello e bussò alla porta della prima ballerina. «Mi sto cambiando.» «Sono io…» Lei riconobbe la voce, l’avrebbe riconosciuta tra mille. «Puoi entrare» Aprì.leggi »

LA SALAMANDRA L’antipatia è negli occhi di chi guarda È un geco o una salamandra? Sarò pure anziana, ma ci vedo ancora bene, anche perché l’esibizione bisettimanale è impossibile da evitare: ogni lunedì e giovedì pomeriggio il lucertolone entra in scena. Lo spettacolo è sempre lo stesso: un colpo alleggi »

 Nighthawks La goccia arrivò proprio mentre ero lì. Dentro Nighthawks di Edward Hopper. Si infilò tra il collo e il colletto della mia giacca, riportandomi sul bordo in travertino del binario 3, stazione di Bologna. Dov’ero prima, nell’altro mondo, seduto da Phillies a bere il mio whisky solitario, non c’eraleggi »

La mia città Meglio sfogliare fotografie che guardare fuori ciò che resta. La mia città. La mia città una volta aveva le donne che quando arrivava maggio, il mese della Madonna, mettevano le sedie fuori dalle porte, in strada, e cominciavano a chiacchierare il pomeriggio presto e finivano quando ileggi »

Scrivere è anche lentezza. Nel furore del silenzio. Scrivere è anche lentezza. Sì, perfino per me: lo diventa a tratti, quando lascio che la mente si sciolga in un ottundimento molle, tiepido, soffuso. Come ora, qui, in un pomeriggio bianco di neve bianca e memorie bianche contro un cielo lattiginosoleggi »

La tranquillità L’altra volta ho scritto uno sbrodolone lunghissimo, questa volta sarò breve. Non per una questione di compensazione, ma perché questo spazio, che Barbara Garlaschelli gentilmente mi offre, è uno spazio di musica e immagini, non di parole. Va a finire che uno si legge i miei sbrodoloni eleggi »