Settembre 2014

Cavalcando il blu (o il misticismo del creare pensando a Vasilij) Che tu sia azzurro turchino azzurro celeste o profondo oltremare, a me poco importa.   E’ quel tuo sguardo lapislazzulo che mi confonde nell’acquamarina è quel tuo non essere avio è quel tuo non raccogliere fiordaliso E’ perché tuleggi »

LEI E’ RIMASTA Alle cinque della sera in estate c’è ancora una bella luce e l’aria comincia a farsi più fresca. Sotto i cipressi tutto pare più sopportabile e gentile, anche le calze nere di certe vedove vecchie. Questo pensava Andrea, nella mano destra un pennello e nell’altra un piccololeggi »

Il pesce e la sua ombra Ci sono zone morte nella memoria di ciascuno di noi, luoghi abitati dall’abitudine al silenzio, alla repressione dei desideri, alla fuga dalla realtà; luoghi in cui nessuno entra, nemmeno i nostri pensieri. Sono buche coperte da strati di minuti, ore, giorni. Fossi che saltiamoleggi »

SDIARIO raggiunge le 10000 visite dall’inizio di questa nuova avventura online! Ringraziamo tutti coloro che ci seguono e continueranno a farlo. Un caro saluto da Barbara e da tutti gli Sviaggiatori.  leggi »

GLI SCARRAFONI DI MAMMA’ Ci sono cose che non si possono scegliere: i parenti e i vicini di casa per esempio. Io sono una sorella di mezzo: due fratelli prima di me e due più piccoli. Ho passato l’infanzia implorando una sorellina ai miei genitori, ma dopo il quarto maschioleggi »

F.  L’ufficio informazioni è stretto, sembra più un corridoio. Da una parte una ragazza dal volto stanco, anche se ha aperto da pochi minuti, e un badge al taschino con scritto Denise. Dall’altra una fila di computer su cui è possibile connettersi alla rete. Tu sembri una bambina, delicata eleggi »

IL CENTRO ESATTO DELLA BELLEZZA Giovanni tiene le palpebre che sembrano chiuse ma invece sono solo abbassate, forse per far passare la giusta dose di luce e di vento. Sbriciola il pane dividendolo prima in pezzi piccoli quanto un’unghia, poi frantumandolo tra i polpastrelli callosi. Si cura soprattutto dei piccionileggi »

Il canto del rosso Rosso assoluto rosso declinato vermiglio ritoccato scarlatto sedimentato tra le tue mani terracotta ruggine nei tuoi pensieri amaranto nella tua bocca borgogna come in quel viaggio bordeaux era il vino succo di alizarina carminio che striscia sulla terra ciliegia che raccolsi cremisi che ronza un tuffoleggi »