19 Giugno 2014

Isabella Luca, otto anni, braghe larghe e moccio al naso, aveva chiesto consigli al nonno. Questi si era messo a ridere e l’aveva mandato via con un calcio nel culo. Era ancora arrabbiato con lui per via del vino bianco. Pisciare dentro quella mezza bottiglia tenuta al fresco non eraleggi »

Gea Polonio (GEO-RAPTOR) Raffaele Rutigliano Un racconto delocalizzato e incontrollabile Le sei del mattino del venerdì sono un posto faticoso in cui essere. Se poi ci metti che le sei non sono uguali per tutti allora esserci diventa una mattina d’inverno. Sarebbe soprattutto un venerdì, se non fosse che domani, sabato, holeggi »

FOTOREPORTER Sa cosa succede quando si fa il fotografo di un giornale per quarant’anni? Due cose… o diventi anche tu una macchina fotografica e registri tutto, oppure è come se si sganciasse il rullino. Non ti resta più niente, non ti impressiona più niente. Immagini, particolari, dettagli… niente. Come fotografareleggi »

BREVE LA VITA LIBERA DI GIOVANNI IL BIANCO Da tre giorni non si vede il sole. Branchi di nuvole scure si accavallano e si spingono, a tratti veloci e disordinate, a tratti lente e gonfie come se si prendessero un pausa nel loro correre sulle montagne. A Giovanni non dispiaceleggi »

TRE LETTERE Prima lettera Monastero delle Agostiniane di Siracusa, l’otto di Dicembre 1650. Sua ‘Ccillenza Illustrissima, Barone Francesco Maria Raiti, sugnu una serva indegna a baciarci le mani a Vossia, una serva che non sape di lettere e non se la fida nemmanco a fare ‘u signu di cruci, eleggi »

L’agnello che perse l’accento A sette anni mi consideravo un’esperta viaggiatrice. La convinzione mi veniva dal fatto che ogni estate, a fine giugno, mia madre preparava le valigie, affidava mio padre alle cure della nonna e tornava a Firenze, dalla sua famiglia. Perché mia madre era continentale e la Sicilialeggi »