Giugno 2014

Sdiario è il progetto che ho creato qualche anno fa con lo scopo di accogliere storie, immagini, parole e pensieri di scrittori, blogger, artisti di vario genere, creando una sorta di piazza virtuale in cui poter fermarsi qualche minuto per leggere, scambiarsi opinioni, guardare immagini. Pensare, emozionarsi, ridere, scoprire. Lavorareleggi »

Cuore Selvaggio – Wilde at Heart di David Lynch (1990) Cuore Selvaggio viaggia all’interno del subconscio ribollente del suo autore, e si ha la sensazione che il regista non si sia mai divertito tanto ad attraversare questo “tunnel degli orrori” in cui allo spavento si accompagna sempre il piacere. Lynch confonde loleggi »

Creature del Cielo (Heavenly creatures, 1994) di Peter Jackson Nel ripercorrere il caso di Pauline Rieper e Juliet Hulme, quindicenni neozelandesi salite nel 1954 alla ribalta delle cronache, Peter Jackson costruisce un quadro potentemente emozionale, fatto di epifanie, visioni, tempeste sentimentali in un contesto ostile, e sospende del tutto il giudizio morale.leggi »

 La rabbia giovane (Badlands), 1973 – di Terrence Malick Ne La rabbia giovane di Terrence Malick si dispiegano, in assoluta libertà, i tratti caratteristici ed immanenti del suo cinema: la voce narrante, sospesa tra sogno e laconico distacco; la violenza dei comportamenti umani, a contrasto con l’incanto del mondo naturale; le deviazioni improvviseleggi »

Una vita al massimo – True romance di Tony Scott (1993) Rompendo il cliché hollywoodiano secondo cui il matrimonio è l’inizio della fine ed il preludio ai titoli di coda, Tarantino (qui alla sua prima sceneggiatura) inizia il suo racconto con un matrimonio, per quanto bizzarro; una materia in genere poco attraente eleggi »

 Il grande sonno (1946) di Howard Hawks Il più influente film noir mai realizzato ad Hollywood assieme a Il mistero del falco da cui però prende le distanze sia per le atmosfere che i tratti stilistici, Il grande sonno è un’opera che trascende le intenzioni del regista Howard Hawks e dello Studio (Warner Bros); un film sublime perchè riesceleggi »

Gangster story, di Arthur Penn (1967) Scritto da due giornalisti americani per Truffaut, sulla base della vera storia di due gangsters trucidati negli anni ’30, GANGSTER STORY venne poi realizzato da Arthur Penn che con passione lucida traspose nel film la ribellione immatura e sofferta della giovinezza, e il disadattamento sociale che ne scaturisce. Ileggi »

 Hong Kong Express, di Wong Kar Wai Vuoto amoroso e calma disperazione nel caos del quartiere di Chunking. Il “poliziotto 663”, tradito dalla sua fidanzata hostess, è immerso nella tristezza di un quotidiano svuotato e velato di rimpianto. 663 (un magnetico Tony Leung) fa della mancanza la sua compagna malinconica.leggi »

Grease, di Randal Kleiser (1978) 1978: nell’anno in cui Cimino comprime le angosce di una generazione ne Il Cacciatore, e Carpenter insinua il male nella tranquillità dei sobborghi in Halloween, si innesta il sogno consolatorio di Grease, supermarket anni ’50 di colori caramella, sentimenti vergini e orizzonti puliti. Diretto senza sottigliezze da Randal Kleiser, cheleggi »

 Un libro d’amore La lettera, stavolta, è di Rainer Werner Fassbinder. L’ho ritrovata in uno dei miei primi libri sul cinema – ho sempre nutrito interesse per il cinema raccontato dai registi, più che dai critici. La trascrivo qui, per i lettori di Sdiario, perchè Fassbinder, nel descrivere i filmleggi »